mercoledì 8 febbraio 2012

Pro-Hacking

No, no, NO! L'hacker NON è quello che va girando col cappotto di pelle, gli occhiali da sole e va sparando. No!
Un hacker è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse, ma in tutti gli aspetti della sua vita.

Glider: il simbolo usato per esprimere rispetto verso gli ideali, la cultura e lo stile di vita hacker.
Apprendo sempre da Disinformatico, che Cory Doctorow, blogger, giornalista e autore di fantascienza (a me fin'ora sconosciuto) ha tenuto al Chaos Computer Congress (un congresso annuale dove l'argomento è l' "hacker") di Berlino una lezione in cui spiega perchè uno strumento di conoscenza e libertà come il PC, è sotto attacco. Riporto cosa dice Paolo Attivissimo (autore de Disinformatico) perchè non saprei spiegarlo meglio:

il computer generico, il PC che esegue qualunque programma, fonte di enorme ricchezza ed emancipazione culturale per tre decenni, è sotto attacco perché è sfuggito di mano.


Non è controllabile da aziende e governi.[...] Lo si può usare per far circolare idee senza che i governi, le religioni o le aziende possano filtrarle, edulcorarle, censurarle. Rende troppo potenti i cittadini e i consumatori. Il PC è quindi un mostro sovversivo e come tale va estirpato.
Come? Non certo facendo retate e irruzioni nelle case, ma sostituendolo dolcemente con oggetti dedicati e lucchettati che l'utente "vuole" comperare al posto del computer. Invece del PC, oggi vengono offerti dalle aziende lettori portatili, console di gioco, lettori home theater, tablet, lettori di e-book le cui architetture non-PC permettono il controllo. 
Su questi oggetti, almeno secondo le intenzioni dei produttori, gira solo il software benedetto dallo Steve Jobs, Bill Gates/Steve Ballmer o Kim Jong Un di turno. O dall'inserzionista pubblicitario di turno.


E tutto questo, ci viene detto, è per il nostro bene. Per permetterci di consumare in modo sicuro e per tutelare i diritti degli editori – pardon, degli autori. Pazienza se questo permette ad Amazon di entrare in casa nostra e togliere dalla nostra biblioteca digitale un libro a suo piacimento. Pazienza se questo significa proporre bootloader come U-EFI che non permettono di caricare sistemi operativi non approvati e controllabili (adieu, Linux). Pazienza se questo vuol dire che diventa illegale discutere di tecnologia [...] perché facilitano la pirateria audiovisiva. 

Per questo motivo in questo blog riporterò i metodi (che ho testato) per hackerare (cioè eliminare i lucchetti) questi dispositivi.

Alla prossima...

mercoledì 1 febbraio 2012

Privacy...che morte hai fatto?



Avete visto tutti che Google sta cambiando le norme sulla privacy riguardanti i suoi servizi, e magari avrete cliccato sbadatamente su "ignora", tanto, cosa vuoi che succeda...

Ma cos'è la privacy?
Bruce Schneier (uno dei più rispettati esperti di crittografia e sicurezza) tratta questo argomento in modo molto interessante, ho avuto il piacere di leggere l'articolo postato su attivissimo, e vi invito a fare altrettanto. Riporto degli stralci:

Coloro che sono favorevoli a controlli d'identità, telecamere [...] rispondono [...]: "Se non stai facendo niente di male, che cos'hai da nascondere?".
Ecco alcune risposte argute:
"Se non sto facendo niente di male, allora non hai motivo di sorvegliarmi"

"Perché è il governo che decide cosa è male, e continua a cambiare la definizione di cosa è male"
[...]
Frecciate come queste, per quanto valide, mi turbano, perché accettano il presupposto che la privacy consista nel nascondere qualcosa di male. Non è così. La riservatezza è un diritto umano intrinseco ed è un requisito necessario per mantenere la condizione umana con dignità e rispetto.


[...]
Non facciamo nulla di male quando facciamo l'amore o andiamo al gabinetto. Non nascondiamo nulla intenzionalmente quando cerchiamo un luogo privato dove riflettere o conversare.[...] La riservatezza è un bisogno umano fondamentale.

Io sono uno di quelli vecchio stampo, ho bisogno della mia privacy, ho bisogno a volte di stare da solo. Vivo con altre 3 persone e torniamo a casa più o meno tutti allo stesso orario, ma io ho spessissimo bisogno di stare da solo con me stesso, visto che spesso a lavoro non è possibile. Sono uno vecchio stampo, non ho un Facebook, un twitter o un Google+ sul quale stare in contatto (!?!?!?) con i miei amici (dovrei tradurre con "farmi i cazzi dei miei conoscenti", ma questa è un'altra storia)
 
Poi, una bella sera, torno a casa e leggo che Google (che già mi faceva paura) ha deciso di cambiare le sue norme sulla privacy...
Qui le nuove norme, belle, tutte colorate...e quanti vantaggi:

"Una normativa unica, un’unica esperienza d’uso su Google"

E' sì...perchè Google, il più famoso e usato Motore di Ricerca al mondo, ha Gmail che usiamo per la posta, ma anche Youtube che usiamo per guardare/caricare video, ma anche Picasa che usiamo per condividere le foto, e Blogger (dal quale vi sto scrivendo), e Google Reader con l'elenco dei siti che visitiamo, e Chrome (uno dei browser più utilizzati), il vostro telefonino con Android, e Google Earth dove vediamo i luoghi che ci interessano...
Non si può fare a meno di questi strumenti, semplicemente perchè sono il meglio che c'è! Funzionano benissimo.

Ah, non vi ho detto però che Google ha anche AdSense, un servizio di pubblicità!

La pubblicità!! Io odio la pubblicità!!! L'uomo ha pochissimi bisogni essenziali (mangiare, bere, dormire, riprodursi). Esistono dei bisogni "più alti" come la Conoscenza. Ma esistono tantissimi bisogni indotti: comprare quel mobile, o quel vestito, o quel nuovo coso tecnologico che non serve a nulla, comprare...comprare...comprare...il tutto indotto dalla pubblicità!!!

Più le pubblicità sono mirate, specifiche, per il singolo utente, più facilmente riescono a fare breccia:
Guardate un video sull'ornitorinco su Youtube (di Google), scrivete un post con Blogger (di Google) sugli animali impagliati ed ecco che vi spunta la pubblicità (di Google) di un tizio che vende ornitorinchi impagliati (lo so...lo so...che esempio del cavolo :D).

Non ho ancora letto le nuove norme di Google, ma inizierò a cercare nuovi servizi sostitutivi e metodi "difensivi" (che già uso). E vi terrò informati!!!

Alla prossima...